primo studio
La Stanza del Tramonto
appunti sulla vita ordinaria di un mammifero
Siamo in un luogo di frontiera, prima e dopo la fine, dove i due si incontrano dopo tanti anni di separazione. In un gioco di dialoghi e conflitti, ricordi e visioni, si rincorrono e si osservano.
Nelle scene successive – orfani – costruiscono progressivamente i paesaggi del proprio tramonto, si travestono e mutano l’uno nell’altra, attraversando presagi di bellezza e di abbandono.
La stanza del tramonto è una creazione sui temi della Fine e della Cura, dove si confrontano – e si confondono – rito e contemporaneità, linguaggio quotidiano e abbandoni metafisici, risate, affetti e crudeltà. L’infinitesimo quotidiano convive con le vertigini del mito, nella personalissima scrittura di Lina Prosa, autrice palermitana che sta conoscendo una stagione di grande successo in Francia, dove è tradotta da Jean-Paul Manganaro, pubblicata da Les Solitaries Intempestif e prodotta dalla Comedie Française.
di Lina Prosa
con Sara Donzelli e Giampaolo Gotti
collaborazione artistica Claudia Sorace e Riccardo Fazi
costumi Marco Caboni
collaborazione al progetto Anna Barbera, Centro Amazzone Palermo, Koine Languages, Transartistiques Parigi
cura Giorgio Zorcù
produzione accademia Amiata Mutamenti, Regione Toscana
Lo spettacolo andrà in scena a Roma al Teatro Vascello il 10 e 11 maggio 2014